Nato tra le nebbie, dove i contorni non sono mai definiti. Unico colle, lontano, la luna. Il respiro del fiume che diviene e modella, che trascina suoni, forse quello è stato il primo avvicinarsi alla Musica. Poi è stato un crescendo di vortici Bianchi e Neri. Viaggi e Volti, Piano e Forte. In perenne ascolto e ricerca, non vede confini.
La musica si fonde e si confonde regalando attivi dove si possono gustare ora momenti profondi e melanconici, ora attimi più vivi e travolgenti, complice un pianoforte che “parla” per mezzo delle mani di un artista che sanno trasmettere emozioni su larga scala.
Stiamo parlando del nuovo Ep di Friedrich una musicista con la M maiuscola che suona un genere senza tempo, e che ora pare abbia pochissimi esponenti disposti ad armarsi di coraggio per riesumare uno stile musicale coraggioso e riportarlo in auge. Friedrich propone un prodotto originale, puramente classico, e che non fa sentire la pesantezza che si potrebbe avvertire di fronte ad un prodotto rigorosamente strumentale, e per questo piacevolissimo all’ascolto.
Un’intensità strumentale che evidenzia la corporatura della proposta riuscendo ad amalgamare ed esaltare il sound generale. Le tracce hanno tutte un loro perchè e scivolano via emozionanti e suonate come Dio comanda.
A mio avviso questo basta ed avanza per promuovere un disco come “Roses”. Suonato da un artista che ha molto da dire e che riesce ad instaurare con gli ascoltatori una certa alchimia. Aspettiamo già da ora il prossimo album per vedere ulteriori evoluzioni.
Tracklist:
- As A Butterfly
- Desert and Voices
- Dolls Sing
- Look at the Moon