20 Years That You’re Gone, il nuovo singolo di ANNABIT, è un lento sospiro minimale, accompagnato da un pianoforte suonato magistralmente da Laura Babetto.
“Una fotografia, un fiore, una boccetta di smalto, un quaderno a righe, un pezzo di stoffa rimasto cucito a metà e il ricordo di quella persona che non c’è più, si impossessa di tutto, anche del nostro respiro. Torna la primavera, il Sole e il profumo di fiori di quel giorno. La gioia e la spensieratezza si mescolano alla malinconia e alla tristezza. Dicono che il tempo guarisce, ma da cosa esattamente?”
ANNABIT, cantautrice di Padova, ha all’attivo un disco completamente autoprodotto.
Chi è ANNABIT?
ANNA è un nome palindromo che si può leggere in due direzioni opposte, è un nome che si specchia su se stesso e che si può leggere dalla sua fine.
Il BIT informatico è la decisione tra due soluzioni egualmente possibili, lo 0 o l’1, il nulla o l’unità, il vuoto o la materia, il rumore o il silenzio. Il bit è quel concetto astratto, fragile e impalpabile che è alla base del mondo così come lo conosciamo oggi: conti in banca, dati sensibili, privacy, immagini, messaggi d’amore, musica… tutto è costrutto astratto, tanto quanto la realtà di cui ci pensiamo parte?
Potremo definirci esseri umani in società iper-tecnologiche? L’amore conosciuto finora sarà uguale quando diverrà totalmente cibernetico? Stiamo surfando o stiamo annegando nella cosiddetta società liquida? L’intelligenza artificiale ci supererà anche nella ricerca della felicità?